L’urna cineraria (detta anche funeraria) è un vaso che raccoglie le ceneri dei defunti dopo la cremazione. Ne esistono di tre tipologie: la prima è la più comune, cioè quella che si tumula al cimitero, la seconda è quella che si può aprire per consentire la dispersione delle ceneri e la terza, infine, è quella destinata alla conservazione casalinga da parte dei parenti prossimi.
Conservazione e dispersione delle ceneri
Le urne cinerarie sono solitamente composte da più tipologie di materiali insieme: tra i più diffusi la pietra, il metallo, il marmo, l’alabastro, il vetro, la ceramica, la terracotta. Solitamente le urne hanno una forma tondeggiante verso il basso, per contenere grandi quantità di ceneri al loro interno, e sono chiuse da un coperchio, che viene sigillato in caso di conservazione domestica. Quelle che si utilizzano per la tumulazione, invece, sono simili a piccole bare, ma più sagomate.
Secondo normativa, è possibile disperdere le ceneri dei defunti in luoghi deputati, solitamente lontani dal centro cittadino, soprattutto per questioni igienico-sanitarie. È consentita anche la conservazione in casa, ovviamente, ma bisogna seguire le normative previste dall’area di residenza e le leggi possono cambiare a seconda delle specifiche esigenze.
Costi e dimensioni delle urne cinerarie
Le urne cinerarie circolari, quelle per intenderci simili a un vaso, hanno una dimensione che oscilla tra i 270/280 mm di altezza e i 185/190 mm di diametro. Quelle a forma di bara, invece, sono tra i 285/290 mm di altezza per 210 mm di spessore e circa 895/900 mm di lunghezza. I costi possono, ovviamente, variare a seconda delle dimensioni e della tipologia di utilizzo: spesso può oscillare anche per via dei materiali utilizzati. Il prezzo, in ogni caso, può variare tra i 450 e i 600€ circa.