Quando muore una persona cara, ci sono tante cose da tenere in conto. Prima di tutto, è necessario tenere a mente le volontà della persona defunta quando era ancora in vita. Che tipo di sepoltura avrebbe previsto? Inumazione o tumulazione? O forse avrebbe preferito una cremazione? Unitamente a questo, bisognerà poi organizzare il rito funebre, cattolico o laico a seconda delle origini del defunto.
Cerchiamo, intanto, di capire insieme le differenze tra inumazione, tumulazione e cremazione.
Inumazione e Tumulazione: analogie e differenze
L’inumazione è la deposizione della salma all’interno di una bara in legno e poi seppellita sotto terra. In questo modo, la salma si decomporrà naturalmente nel corso degli anni. La tumulazione, invece, è la sepoltura più tradizionale, che avviene all’interno di un loculo familiare in calcestruzzo. In questo caso, la bara è in legno ma rivestita in zinco.
Nel caso dell’inumazione, la salma può rimanere sotto terra per 10 anni e poi passare all’ossario comune. Nel caso della tumulazione, invece, devono trascorrere 20 anni. Dopo il passaggio nell’ossario comune, la famiglia può disporre una seconda sepoltura.
La pratica della cremazione
La cremazione è una procedura che richiede il permesso del sindaco della propria città e può avvenire solo se il defunto quando era in vita ha lasciato un documento scritto o una comunicazione verbale per la propria cremazione. Se non esiste documentazione scritta, tuttavia, può essere il coniuge o la persona più prossima a decidere che tipo di sepoltura favorire per la salma in questione.
La cremazione consiste nella riduzione di un corpo a cenere nei cosiddetti forni crematori. All’interno del forno si introduce una bara in legno grezzo, che si brucerà insieme alla salma durante la cremazione. A fine procedura, le ceneri cadranno automaticamente nella parte sottostante e conservate in un’urna cineraria, che può essere blindata per la sepoltura o aperta per la dispersione. La dispersione delle ceneri è legale, in Italia, ma può e deve avvenire – per questioni soprattutto igieniche – in luoghi deputati dal comune di residenza.