Ti stai chiedendo come funziona la detraibilità delle spese funebri e chi può detrarre le spese funebri?
Alla detrazione possono accedere tutti coloro i quali hanno partecipato, in qualche modo, alle spese per l’organizzazione di un funerale. Non solo i parenti indicati nell’art. 433 del Codice Civile, ma anche persone diverse, prescindendo dal rapporto di parentela diretto o indiretto.
Cosa rientra tra le spese funebri? Sicuramente le fatture e le ricevute fiscali rilasciate dall’agenzia funebre che si è occupata dell’organizzazione del funerale. Lo stesso vale, per esempio, per le spese legate all’acquisto di fiori e corone funebri. Tra le spese funebri che si possono detrarre ricordiamo anche i diritti cimiteriali che sono stati pagati al comune e le spese per la pubblicazione degli annunci funebri. Ovviamente, anche queste spese vanno sostenute con metodi tracciabili, quali il bonifico, l’assegno o il pagamento con carta di credito. In caso contrario, non potranno essere prese in considerazione per ottenere una detrazione fiscale.
A quanto ammonta la detrazione delle spese funebri?
La detrazioni spese funebri nel 2022 consente di veder ridotto sul proprio Irpef una cifra pari al 19% della somma pagata. Il limite della detrazione delle spese per un funerale è pari a 1.550 Euro. Per usufruire della detrazione, chi ha sostenuto i costi dell’organizzazione del funerale sarà tenuto a compilare il modello 730 secondo le istruzioni che sono state date dall’Agenzia delle Entrate.
Nel modello per la comunicazione delle spese funebri per ottenere la detrazione deve essere indicato:
- l’ammontare delle spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone nell’anno precedente, con riferimento a ciascun decesso
- l’indicazione dei dati del soggetto deceduto
- i dati dei soggetti intestatari del documento fiscale
Questa comunicazione deve essere inviata entro il 28 febbraio di ciascun anno, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.