A prescindere dalle nostre credenze, la cremazione rimane una delle pratiche funebri più preferibili, perché ecologica oltre che economica. Esiste, tuttavia, una normativa piuttosto specifica sulla cremazione, riguardante anche l’eventuale dispersione delle ceneri o al conservazione dell’urna in appartamento. Cerchiamo di far luce insieme.
Cremazione e dispersione delle ceneri: cosa fare e perché
La cremazione e dispersione delle ceneri è resa legale in Italia dal 30 Marzo 2001, grazie alla Legge 130, che prevede al suo interno una normativa dedicata anche alla conservazione dell’urna cineraria da parte dei familiari più stretti del defunto. Bisogna, però, sottolineare alcuni punti fondamentali, così da non trovarsi impreparati in caso di perdita di una persona cara e di disposizione da parte della stessa delle proprie ceneri.
La dispersione delle ceneri, per esempio, è possibile ma solo in luoghi deputati e previsti dal comune di residenza, principalmente per questioni igieniche. È possibile, quindi, disperdere le ceneri del defunto, ma è importante interfacciarsi con gli uffici del proprio comune per ottenere l’elenco dei luoghi deputati in cui farlo. Per quanto concerne, poi, la conservazione delle ceneri in abitazione privata, essa è possibile solo se le Onoranze Funebri sono avvertite preventivamente, così da poter disporre di un’urna cineraria blindata e impossibile da aprire autonomamente.
Perché scegliere la cremazione?
Scegliere la cremazione e dispersione delle ceneri è sempre una scelta saggia, perché ci consente innanzitutto di risparmiare sensibilmente sui costi delle Onoranze Funebri. Inoltre, ci permette di fare del bene all’ambiente, poiché un corpo in decomposizione, soprattutto se sotto terra, è considerato tecnicamente un rifiuto potenzialmente tossico. Infine, se è desiderio della persona defunta, ci consente di assecondare le sue volontà fino alla fine. E quest’ultima, forse, è la parte più importante in assoluto.