La cremazione di un defunto è una pratica antica che, nel corso del tempo, ha assunto un significato simbolico legato alla purificazione del corpo. Oggi, questa soluzione è sempre più diffusa. Nonostante alcuni pregiudizi ancora presenti, spesso dovuti a motivi religiosi o a una scarsa conoscenza del processo di cremazione.
Come avviene la cremazione di un defunto
Il processo di cremazione di un defunto prevede la riduzione del corpo in cenere attraverso l’utilizzo di forni crematori ad alta temperatura. La cremazione dura in media circa 90 minuti. Il corpo viene esposto a una temperatura di circa 850°C. Al termine della cremazione, le ossa residue vengono trasformate in polvere e le ceneri del defunto sono raccolte in un’urna funeraria, identificata con i dati anagrafici del defunto.
Le famiglie o i responsabili delle onoranze funebri possono ritirare le ceneri presso il crematorio, dichiarando preventivamente la destinazione delle stesse. In assenza di una decisione immediata, l’urna cineraria può essere conservata presso la struttura per un massimo di un anno, permettendo alla famiglia di valutare la destinazione delle ceneri.
Perché scegliere la cremazione di un defunto?
La cremazione di un defunto offre diversi vantaggi rispetto alla sepoltura tradizionale. Tra i motivi principali vi è il costo ridotto, poiché non richiede l’acquisto di una tomba o di uno spazio cimiteriale. Inoltre, la cremazione rappresenta una scelta pratica per le famiglie che vivono lontano dal luogo di sepoltura, poiché le ceneri possono essere conservate e trasportate facilmente in un’urna funeraria.
Per molte persone, la cremazione è anche una scelta rispettosa dell’ambiente, in quanto non richiede l’utilizzo di terreni per la sepoltura. In Italia la dispersione delle ceneri del defunto non è libera. Anche in presenza di una volontà esplicita del defunto, è necessario ottenere un’urna speciale e un’autorizzazione per la dispersione.
Normativa sulla cremazione in Italia
La legislazione italiana impone specifiche norme per la gestione delle ceneri del defunto. In caso di richiesta di dispersione, è obbligatorio ottenere il permesso dalle autorità competenti. L’urna cineraria deve essere conservata in un luogo autorizzato. Può essere una cappella privata o un cimitero, a meno che non venga concessa l’autorizzazione alla dispersione.